venerdì 7 agosto 2009

Sai perchè?

Sai perchè si dice " ti sei messa l'acqua dentro?"

“Ti sei messa l’acqua dentro” equivale all’espressione “ Ti sei rovinato con le tue stesse mani” ma per comprendere l’origine di tale modo di dire vi prego di seguirmi in questa storia di pura fantasia, ma esemplificativa, almeno spero.

C’era una volta nel lontano 1910 in pieno centro storico della città di Palermo una signora benestante di nome Rosaria, che tutti chiamavano però Zia Sarina. Zia Sarina era una donna generosa e caritatevole: donava cibo ai bisognosi, comprava abiti e scarpe ai bimbi poveri e non c’era ragazzino del quartiere che non ricevesse un pensierino dalla ricca signora per la tradizionale “festa dei morti”. Un giorno Zia Sarina, dopo non poche peripezie, riuscì ad ottenere una concessione davvero speciale: l’allacciamento privato alla condotta dell’acqua. La donna era strafelice, non doveva più recarsi alle fontane, poteva dire addio alle lunghe ed estenuanti attese che lì era costretta a fare per riempire brocche e contenitori vari e soprattutto poteva avere l’acqua fresca in casa a tutte le ore del dì. Donna Sarina sapeva di godere di un privilegio che a Palermo pochi avevano e, con un pizzico di orgoglio, non sdegnava di mostrare, almeno all’inizio, il prodigio a parenti, amici e vicinato. La notizia si diffuse in tutto il quartiere e così ben presto ciò che in un primo tempo era una comodità divenne anche una “bella camurria” (per l’origine di questa parola vd. Post sotto). La casa della signora Sarina nel giro di pochi giorni divenne meta di pellegrinaggio dell’intero rione. Donne, anziani e bambini, mattina e sera, in fila con brocche in mano davanti all’abitazione della neoprivilegiata speranzosi di ottenere un po’ d’ acqua diretta da portare a casa. Chi passava di lì non poteva non notare la quantità di gente che affollava l’abitazione della zia Sarina e così chi ne chiedeva la motivazione si sentiva rispondere: “la zia Sarina si misi l’acqua rintra” ossia “si è messa l’acqua dentro.” Da allora l’espressione divenne un modo di dire e la citiamo ancora oggi quando ci troviamo a dover sopportare delle seccature, delle scocciature nate in seguito a delle nostre scelte che in principio ci sembravano vantaggiose.

Ecco come avrete capito questo modo di dire ha origine proprio dalla condizione di disagio che dovettero affrontare tutti coloro che agli inizi del secolo scorso fossero riusciti ad ottenere l’allacciamento alla condotta idrica. Fiumi e fiumi di amici, vicini e curiosi con brocche in mano: Che fa si disturba se prendo un po’ della sua acqua? Sa, ho il bimbo con la febbre e non mi posso allontanare da casa. E così via.

1 commento:

Anonimo ha detto...

per l'esattezza: si misi l'acqua rintra e u rubinetto fora" e si comprende il perchè ahahah
totò giuliano