domenica 7 luglio 2013

Nuoto: Intervista a Sabrina Seminatore


Sabrina Seminatore, campionessa italiana nei 100 e 200 metri rana, è stata in nazionale dal 1976 al 1985. Ha disputato molte gare, vanta diversi titoli, anche un quinto posto alle olimpiadi, eppure la sua più bella gara è stata una selezione. << Ho fatto il record italiano a soli 12 anni, nel 1976, e da allora la mia vita è stata una continua selezione. Per andare alle Olimpiadi ho dovuto fare una selezione in più, e inutile direi: solo se avessi battuto una ranista, già qualificata, sarei potuta andare a Mosca. E così in una piscina fatiscente della Germania dell'Est, con la melma alta così, ho dovuto fare uno spareggio, diciamo la gara della mia vita, una gara del tutto inutile perchè avevo appena fatto il record italiano anche dei 100 rana. Vinsi, e come detentrice di entrambi i record sono stati costretti a portarmi alle Olimpiadi, a Mosca >>. Come molti siciliani Sabrina ha imparato a nuotare a mare, ma sono i risultati conseguiti in piscina che le hanno permesso di arrivare a soli 12 anni in nazionale, una piscina però che non ha agevolato la sua vita da atleta: << Ho il rimorso di avere smesso a soli 21 anni, ma la mia carriera agonistica è stata molto dura: ero l'unica qui a Palermo, la piscina d'estate chiudeva ed ero costretta a fare l'emigrante: Napoli, Milano... Ho smesso perchè stanca, però ho smesso in auge. A 21 anni sono entrata nel circuito master. Ho fatto dei risultati importanti perchè chiaramente essendo un'agonista ho fatto diversi record del mondo, ma bisogna ricordarsi sempre che quello dei master è un settore amatoriale: i veri master sono quelli come mia madre che a 87 anni si ostina a salire sul blocchetto per fare il tuffo>>. A chi decide di intraprendere questo sport dice: << il nuoto è uno sport alienante, lo sappiamo bene, mentre fatichi, l'unica tua compagnia è la striscia nera sul fondo e il rumore dell'acqua nelle orecchie, ma lo rifarei, mi è servito, lo sport mi ha aiutato a crescere. Ho avuto inoltre la fortuna di avere un allenatore eccezionale, Guglielmo Marra, un secondo padre per me >>. Mentre ai genitori dei giovani atleti consiglia: << i miei successi sono arrivati anche perchè non ho avuto genitori invadenti. Anche se i risultati ti gratificano guai ad alzare la cresta, bisogna restare sempre umili, questo è il grande insegnamento di mio padre: il grande sportivo di casa. Oggi vedo genitori agli allenamenti dei figli con cronometri in mano: non se ne rendono conto, ma li soffocano >>

Pubblicato su La Sicilia Domenica 23 giugno 2013

2 commenti:

scargi ha detto...

Grande Sabrina simpaticissima coach.

Unknown ha detto...

... Grazie Sabrina per gli onori regalati a questo Paese.
Giovanna e lo staff
Corte di Maggio b&b