sabato 3 luglio 2010

Un Gust'art di successo


Petralia Soprana. Ambiente e tradizioni
Un Gust’art di successo
L’iniziativa che prometteva rilassanti passeggiate
enogastronomiche e culturali nei borghi di Verdi e San
Giovanni ha mantenuto la sua promessa, creando un
evento di riferimento per gli appassionati delle attività
all’area aperta e dei saperi e sapori della civiltà contadina.


Prometteva una passeggiata rilassante nei borghi di Verdi e San Giovanni di Petralia Soprana. Ma anche una giornata all’insegna della buona tavola, della buona musica. E ancora della riscoperta di antiche tradizioni e antichi mestieri. E così è stato. La 1° “ A tavula è trazzera” Gust’art 2010 Passeggiata Enogastronomica e Culturale ha mantenuto la sua promessa. Si è svolta il 30 maggio scorso e dal successo che ha riscosso tra i suoi partecipanti ha sicuramente gettato le basi per una seconda edizione, creando così un evento di riferimento per gli appassionati delle attività all’area aperta e delle tradizioni e sapori della civiltà contadina. A sostenerlo sono gli stessi partecipanti all’evento che non hanno perso l’occasione di postare un commento sull’esperienza vissuta nei vari gruppi sorti su Facebook per la promozione dell’iniziativa. Così scrive Antonella Brucato di Petralia Soprana “Esperienza da ripetere, magari con una maggiore divulgazione della notizia dell'evento (più passaparola!): Testimonianza del fatto che "se si crede davvero in qualcosa si riesce! Grazie amici di Verdi-San Giovanni per quanto ci avete regalato!!!” Commenti, come quello di Enzo Orlando nativo di Petralia Soprana, dettati dall’amore per il proprio territorio, dalla fierezza delle proprie origini e dalla consapevolezza di avere un patrimonio materiale e immateriale unico al mondo che, se ben gestito e valorizzato, può produrre benefici sociali e opportunità di sviluppo nel territorio: “Davvero nuova ed encomiabile questa iniziativa! - sostiene con entusiasmo Enzo - Complimenti ragazzi! Sono convinto che di anno in anno si registrerà un sempre maggiore flusso di partecipanti e la manifestazione acquisterà sempre maggiore risonanza. Nel frattempo - si augura Enzo - si arricchirà di più per includere altre degustazioni, vini locali, canti, balli, premi di poesia, di pittura, di fotografia, di scultura. Sicuramente è un motivo di richiamo ed un modo per far rivivere e alimentare la vita sulle Madonie. E per avvertire l'Italia e il mondo dell'esistenza di questo ecosistema unico e di grande significato storico e culturale, oltre che paesaggistico.” E ancora commenti incisivi, concreti ed efficaci come quello di Salvatore Li Puma che anche a nome dell’ European Geoparks network scrive: “Il valore fondamentale dell'iniziativa pilota, ben ideata e gestita, sta nel coinvolgimento e partecipazione attiva dell'intera comunità di Verdi e San Giovanni che, forte della propria identità culturale ed encomiabile forza lavoro, ha consentito a tanti madoniti, e non, di gustare non solo i sapori, diversi e veri non ancora appiattiti dalla globalizzazione, ma anche i saperi ed i sacrifici del passato abbastanza recente che hanno costruito il nostro presente […]A tutti gli attori di Gust'Art, diretti ed indiretti, il plauso e più sincero riconoscimento anche a nome della European Geoparks Network che apprezza il coinvolgimento locale e l'approccio olistico tra "geo" e quant'altro ci circonda, influenza, coinvolge ed emoziona. Ideata fondamentalmente per attirare l’attenzione sui “saperi e sapori" di una volta, la manifestazione ha accolto all’interno del suo programma anche eventi legati ad altri aspetti della nostra terra, come la rappresentazione teatrale “Caro Epifanio” presso il ceppo commemorativo a Epifanio Li Puma, ucciso dalla mafia del feudo il 2 marzo del 1948. Una semplice, ma emozionante recita interpretata dai bambini della comunità locale e diretta del prof. La Placa per offrire uno spaccato della realtà socio-economica siciliana e dei problemi legati al mondo del lavoro che, ieri come oggi, assillano la nostra Isola. Molto sentito e partecipato anche l’appuntamento con gli “antichi saperi” del passato: mestieri sottratti alle logiche industriali e sopraffatti dalle regole del mercato. A parlarcene è Sarina Macaluso che mentre mostra agli astanti come si realizza un tappeto spiega: “Con questo telaio, che ha quasi trecento anni prima ci campavano due famiglie e possederlo, seppur in comproprietà, voleva dire essere benestanti. Ora invece! Considerate – continua Sarina , sempre al telaio con intanto la fronte perlata di sudore per la fatica sostenuta che per realizzare un tappeto grande un po’ meno di una coperta mi occorre, facendo pause solo per mangiare, una settimana di duro lavoro e, se riesco a venderlo, ci posso ricavare più o meno 100 euro. Come si fa?E pensate che per montare il telaio occorre un’ intera giornata e, ahimè!, questa è un’operazione che sa fare solo la mia mamma di 87 anni! Al termine dell’evento i partecipanti, giunti oltre che dal comprensorio anche da Palermo, da Mazara del Vallo e persino da Siracusa, si sono intrattenuti con tradizionali balli siciliani, accompagnati dal suono di friscalettu, fisarmonica e dal magico flauto di Amico Dolci.

Anna Casisa


Nessun commento: