martedì 16 dicembre 2008

In un libro il restauro della Torre dei Ventimiglia di Gangi


Gangi. Realizzato dalla Provincia regionale di Palermo.
Costruita nel 1337 per volere del conte Francesco I Ventimiglia, come simbolo del potere feudale, nel corso dei secoli è stata chiamata a svolgere diverse funzioni: torre di avvistamento, carcere del Sant’Uffizio e infine campanile della chiesa madre dal 1560.
Mille i volumi in distribuzione dalla metà di settembre

A quasi 3 anni dalla conclusione dei lavori di restauro, diretti da Paolo Mattina e Maurizio Rotolo con la collaborazione di Marcello Agolino, Mario Dragotto e Giuseppe Lodovisi, sarà pubblicato a settembre il volume che raccoglie i risultati del progetto di recupero della Torre dei Ventimiglia. La stampa del’opera coincide con l’avvio della nuova presidenza di Giovanni Avanti eletto appena un mese fa.
La torre dei Ventimiglia nella città di Gangi “uno dei primissimi atti di questa nuova Amministrazione” – si legge nell’introduzione del Presidente Avanti – è testimonianza, da un lato, dell’enorme mole di lavoro prodotta in dieci anni di attività dal team tecnico-amministrativo della Sovrintendenza Beni Culturali, Monumentali ed Artistici di questa Provincia, diretto da Maurizio Rotolo, e dall’altro è occasione per ribadire la volontà della nuova amministrazione di proseguire su questo percorso che ha dato così preziosi frutti.”
Il nuovo libro fornisce una esauriente documentazione sugli ultimi interventi di restauro della torre medievale e propone una interessante analisi storica sul monumento.
Costruita nel 1337 per volere del conte Francesco I Ventimiglia, come simbolo del potere feudale e come luogo privilegiato per assistere a cerimonie o altri eventi cittadini, nel corso dei secoli la Torre fu deputata a svolgere diverse funzioni: torre di avvistamento, carcere del Sant’Uffizio, come sostiene lo storico locale Alajmo Passalacqua, e infine, con la costruzione della Chiesa Madre nel 1560, torre campanaria.
Nel corso degli ultimi cento anni la Torre è stata interessata da diversi interventi di restauro redatti dalla soprintendenza: tutti per lo più prendono spunto dall’analisi e dalle proposte elaborate negli anni ‘20 del secolo scorso dal direttore della Regia Soprintendenza ai Monumenti di Palermo, Francesco Valenti.
I lavori di restauro realizzati dalla Provincia Regionale di Palermo hanno riportato l’opera al suo originario splendore, da troppi anni velata dalle numerose superfetazioni estranee ed incompatibili con il manufatto (solai latero-cementizi, elementi in ferro, murature con mattoni), dalla cattiva esecuzione di pregressi interventi e dalla forza devastante degli agenti biodeteriogeni.
Il progetto ha riguardato il restauro conservativo dei paramenti e dei decori lapidei, il consolidamento strutturale della volta, la ricostruzione in legno dei solai.
E’ stata anche inserita una scala in acciaio per consentire il collegamento verticale all’interno della Torre. I lavori costati 460.662 euro sono stati realizzati da una ditta della provincia di Trapani la Cofer s.r.l. di Calatafimi. Mille i volumi in distribuzione dalla metà di settembre . Per ricevere il libro La torre dei Ventimiglia nella città di Gangi è necessario contattare la biblioteca di Palazzo Comitini.
Pubblicato su Espero, rivista del comprensorio Termini – Cefalù – Madonie il 01. Agosto 2008

Nessun commento: